Tempo liberato
- Anno: 1974
- Tecnica: Pittura su carta
- Dimensioni: 70x105 cm
- Provenienza: Donazione Anna e Valentino Turchetto
- Ubicazione: Palazzo Caiselli, Secondo piano, corridoio
- Autore: Gottardo Ortelli - Viggiù, 1928 - Varese, 2003
La superficie dipinta diventa, secondo le parole dell’artista, uno «spazio totale, nel senso che esso può essere enormemente dilatato o rimpicciolito ad un minimo campo visivo senza perdere mai il valore di entità unitaria ed indivisibile» (Gottardo Ortelli, mostra dal 15 al 31 maggio 1974 alla Galleria Plurima, Udine). Tale spazio è riempito da tratti di colore, che per Ortelli possiedono un «valore di radicalità percettiva», tesi a formare una sorta di texture fitta e regolare, idealmente infinita, che a volte sembra superare i confini del supporto e fluttuare su di esso, dandone un senso di profondità. La differenza fra il colore dello sfondo e quello delle linee è minima, tanto da rendere quest’ultime difficili da percepire. Il tratteggio può essere uniforme ed estendersi a tutto campo, oppure concentrarsi, come accade in altri dipinti ed incisioni, in quadrati, generalmente quattro, inseriti al centro dello sfondo.
Dipingere, nelle intenzioni dell’artista, diviene un’operazione tesa a riaffermare i valori spirituali per mezzo del raziocinio e dell’abilità manuale. Ortelli rivendica, infatti, la «forza-lavoro» contenuta nell’opera, l’azione quasi meccanica e al tempo stesso rituale del tratteggio, secondo un approccio impersonale, alienante, della realtà, previa l’esecuzione stereotipata propria dell’artigiano primitivo.