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Forma nello spazio

  • Anno: 1973
  • Tecnica: Acrilico e cartone applicati su tavola
  • Dimensioni: 80x60 cm
  • Provenienza: Acquisto ex Consorzio universitario
  • Ubicazione: Palazzo Antonini-Cernazai, Sala Atti
  • Autore: Pietro Galliussi - Terenzano, 1930 - Terenzano, 2016
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Pietro Galliussi, artigiano specializzato nella cementazione, approda piuttosto tardi all’arte, esordendo con saggi pittorici dedicati alla vita contadina del Friuli, una produzione di paesaggi e figure che richiama lo stile di Ottone Rosai. Ben presto l’artista fa propria in pittura la lezione dello spazialismo di Lucio Fontana, realizzando dei quadri dove il colore è sparso sulla tela con sgocciolature guidate seguendo movimenti concentrici su degli sfondi scuri. Da questo procedimento Galliussi ottiene forme simili a corpi celesti nell’oscurità degli spazi siderali, che richiamano fortemente i Concetti spaziali del maestro italo-argentino.

Superata anche quella fase, l’artista crea un mondo popolato da un bestiario fantastico, di cui quest’opera fa parte, composto da chimere dalle molte teste e molte membra, debitrici di certe raffigurazioni di Max Ernst (si pensi agli Oiseaux degli anni Quaranta), articolate in un groviglio di sagome in rilievo applicate sul supporto, in genere cartone o compensato, la cui superficie è resa tridimensionale dall’ombreggiatura dipinta e da una serie di tacche rettangolari incise in profondità. Opere in bilico fra pittura e scultura, sono combattute fra figurazione ed astrattismo.

La bidimensionalità è caratteristica, oltre che dei bassorilievi simili a fregi, anche della scultura a tutto tondo degli anni Ottanta, che raffigurano le sagome di bronzo o legno multistrato delle figure metamorfiche che popolano i suoi quadri. Galliussi si concentra sulla linea curva ben livellata delle sue creature, più che sui volumi, nella ricerca di un’assoluta essenzialità. Il marcato linearismo è una cifra stilistica che l’artista mantiene già dagli anni Sessanta, soprattutto nei disegni e nelle incisioni a linoleum, privi di chiaroscuro e realizzati a solo contorno.