American Trinity

Anno di creazione 2002
Tecnica Stampa digitale su alluminio
Dimensioni 132,2x162,5 cm
Provenienza Dono dell’autore, 2008
Ubicazione Biblioteca di Economia e Giurisprudenza
Autore Gaetano Bodanza (Udine, 1950)

Gaetano Bodanza ricorre alla tecnica digitale con la serie America, di cui l’opera in esame fa parte, anche se i primi lavori sono stati eseguiti manualmente, ritagliando parti di poster commerciali che vengono assemblati in collage e, infine, verniciati. Al centro dell’immagine si staglia il busto di Superman, con Topolino comodamente disteso sul braccio del supereroe  nell’atto di indicare con compiacenza il simbolo del dollaro. Sullo sfondo si vede il tramonto del sole che si riflette nel mare, moltiplicato per due volte.

L’opera si presta ad almeno due chiavi di lettura. La prima sembra porsi come una critica dell’industria culturale statunitense. La figura di Superman con Topolino in braccio sembra, infatti, una parodia dell’Ermes con Dioniso di Prassitele e della Madonna col Bambino, i cui colori delle vesti, rosso e blu, non a caso richiamano la tuta del personaggio fumettistico. Il figlio di Krypton simboleggerebbe la sacralità del sogno americano: simile ad un dio, la sua forza fisica e i suoi poteri rimandano alla supremazia militare degli Stati Uniti, mentre la missione di cui è investito è paragonabile alla pretesa messianica della superpotenza di esportare nel mondo lo stile di vita e i valori americani. Come Superman è il più famoso supereroe della DC Comic, così Topolino è il personaggio simbolo della Disney: entrambi alludono alla pervasività della cultura di massa commerciale. La presenza del simbolo del dollaro, inoltre, sembra ricordare, oltre al ruolo di moneta dominante nell’economia mondiale, la logica del profitto che sta dietro l’industria dell’intrattenimento. Non a caso la sua forma a “s” richiama l’iniziale dell’eroe stampata sul petto, ad evidenziare il rapporto di interdipendenza denaro-potere.

La seconda chiave riguarda uno dei temi preferiti di Bodanza, che è quello della duplicazione/clonazione. Nella scelta dello sfondo dell’opera, l’artista gioca sulle cose che generalmente destano ammirazione nel pubblico, come l’immagine romantica del tramonto che si riflette sul mare. In questo caso, però, il tramonto è duplicato, nell’ottica secondo la quale se un tramonto suscita incanto, due rafforzerebbero questa sensazione. L’immagine dei due soli appare come qualcosa di “meraviglioso”, eppure catastrofico nelle sue conseguenze se dovesse verificarsi nella realtà. La clonazione (l’artista ha affermato, in un’intervista, di essere rimasto impressionato dalla notizia del famoso esperimento di clonazione della pecora Dolly) genera chimere. Questo tema è trattato dall’artista anche nella scultura, con la rappresentazione di neonati e acari giganti, resi mostruosi proprio dalle dimensioni spropositate. Il bambino gigante di Mamma mamma che piange dovrebbe suscitare la nostra commozione e spingerci a cercare di consolarlo, tuttavia ci provoca repulsione, così come le sculture degli Acari, nonostante questi insetti assolvano all'utile funzione di liberare l’ambiente dagli scarti organici. In alcune stampe digitali, figure mostruose simili ad insetti multicolori sono invece replicati all’infinito, l’uno identico all’altro, in una surreale operazione eugenetica.

Bibliografia: Alessandro Del Puppo, Le tendenze attuali, in Paolo Pastres (a cura di), Arte in Friuli. Dall’Ottocento al Novecento, Società Filologica Friulana “Graziadio Isaia Ascoli”, Udine 2010, p. 379