La storia

La storia

Le acquisizioni

Il primo nucleo di opere d’arte ha avuto come primo proprietario il “Consorzio Universitario del Friuli”, istituito nel 1967 su iniziativa di enti locali pubblici e privati con il proposito di promuovere iniziative di sviluppo sociale, economico e culturale per il territorio, fino al suo scioglimento avvenuto nel maggio del 2014. Intorno al 1980 il Consorzio acquista sedici dipinti e sculture di Sergio Altieri, Guido Antoni, Gianni Borta, Luciano Ceschia, Mario Dall’Aglio, Orietta De Filippis, Pietro Galliussi, Luigi Iod, Albino Lucatello, Giorgio Marangone, Giordano Merlo, Elio Lucio Modesto, Paolo Paolini, Fred Pittino, Guido Tavagnacco e Ivanoe Zavagno. La scelta degli artisti, quasi tutti friulani di origine, sembra coerente con il sostegno del Consorzio universitario alle forze culturali locali, non ultima la volontà di dotare l’Ateneo udinese di una collezione d’arte come già avvenuto presso le università di Trieste e di Padova. Queste opere sono attualmente in deposito presso l'Ateneo, ma di proprietà del Comune di Udine e della Provincia di Udine.

A queste opere si aggiunge una serie di donazioni e acquisizioni compiute a favore dell'Ateneo in diversi momenti degli anni Novanta di dipinti e sculture realizzati da numerosi artisti locali. Fra il 1997 e il 1998, inoltre, entrano a far parte della collezione quattro mosaici progettati da Carlo Ciussi e Nane Zavano, realizzati dagli allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo all'interno della Sala mensa Erdisu di via Cotonificio, nella periferia di Udine.

L’inizio del nuovo secolo vede l’acquisizione della Tenda della pace (2002) di Toni Zanussi, che trova posto in uno dei corridoi del piano terra della Sede Rizzi in via delle Scienze. Pochi anni dopo, in occasione dei festeggiamenti avvenuti nel 2008 per i trent’anni di attività dell’Ateneo dalla fondazione, l’appello lanciato ai maggiori artisti contemporanei della Regione affinché donassero un’opera all’Università da destinare a un percorso espositivo permanente trova immediato accoglimento.Gli artisti partecipanti sono Bruno Aita, Francesco Tullio Altan, Sergio Altieri, Gaetano Bodanza, Gianni Borta, Walter Bortolossi, Renato Calligaro, Giorgio Celiberti, Carlo Ciussi, Aldo Colò, Beppino De Cesco, Riccardo De Marchi, Franco Dugo, Claudio Feruglio, Claudio Guerra, Marotta & Russo, Nata, Graziano Negri, Carlo Patrone, Massimo Poldelmengo, Arrigo Poz, Federico Rizzi, Sonia Squillaci, Giancarlo Venuto, Toni Zanussi, Nane Zavagno e Giuseppe Zigaina. Attivi in Friuli, la gran parte di essi vantano riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale, con una posizione stabile ormai da decenni presso la storiografia contemporanea.

Nel 2013 Anna e Valentino Turchetto, gli storici proprietari della Galleria d’Arte Plurima di Udine, hanno donato un gruppo di otto opere: Dittico n. 4 (1991) di Bruno Aita, Senza titolo (2006) di Alessandra Lazzaris, tre collage su cartone (1983-84) di Teodosio Magnoni, Tempo liberato (1974) di Gottardo Ortelli, Dittico (1977) di Pope Galli, Vedere il tempo (2002) di Guido Sartorelli. Oltre alle opere d’arte, i Turchetto hanno donato all'Ateneo anche un certo numero di depliant, libri d’arte e cataloghi di mostre raccolti nel Fondo Plurima e consultabili presso la sezione Fondi Speciali della biblioteca in Palazzo Antonini-Cernazai.

Due anni dopo avviene una nuova acquisizione: il lascito di Iolanda Cernigoi, moglie del pittore friulano Aldo Giobatta Foschiatti. Il lascito Cernigoi conta cinque dipinti, Omaggio a Tomea (1938), Natura morta con cesto di mele (1940), Natura morta con libro, conchiglia e portacandele (1944), Paesaggio con covoni (1951), Gondole sotto il ponte (1959), e diciassette cartelle contenenti disegni e incisioni dello stesso artista, tuttora in fase di inventariazione e catalogazione.

Nel 2016, Caterina Basaldella, figlia dello scultore Dino Basaldella, dona all’ateneo un grande bozzetto a tempera su tavola, Cancello (1969-1970), opera del padre, e la scultura Ettore (2015), realizzata dal marito Ennio Brandolini, in gioventù assistente di Dino, che ha voluto lasciare all’Università poco prima di morire. Questa donazione è il coronamento di una lunga collaborazione incentrata sullo studio dell’opera di Dino, iniziata con la mostra “Scultura in Friuli Venezia Giulia. Figure del Novecento” e proseguita con un convegno di studi in occasione del centenario della nascita dell’artista.

Contemporaneamente, il pittore Nata mette a disposizione dell’ateneo in comodato d'uso sette tele appartenenti al ciclo Nero a colori realizzato tra il 2001 e il 2007; le opere sono state collocate nel Salone del Rettorato a palazzo Florio, offrendo un coraggioso esempio di contrasto fra la decorazione ottocentesca degli interni e la pittura astratta.

 

Le mostre d’arte contemporanea a palazzo Caiselli

Oltre a essere sede del DIUM e fungere da contenitore di una parte della collezione, palazzo Caiselli in vicolo Florio si è prestato a ospitare, in modo creativo, una serie di mostre d’arte contemporanea promosse dal Dipartimento insieme alla Fondazione Ado Furlan di Spilimbergo.

La prima, “After All” è stata dedicata tra ottobre e novembre 2012 alle opere dell’udinese Beppino De Cesco. Le opere sono state collocate pressoché ovunque: sul cancello d’ingresso, nei cortili interni, nei corridoi, sulle scale, tanto che alcune installazioni sono state pensate appositamente per interagire con gli spazi disponibili. Una di queste, Marinare la scuola (2012), è stata lasciata in dono all'Università dall'artista. Il visitatore, camminando, si imbatte nelle opere quanto meno se lo aspetti, provando una sensazione di sorpresa e stupore. Un simile approccio si è ripresentato con la personale di Carlo Vidoni, "Oltrenatura" (ottobre-novembre 2013). Con la mostra di Gaetano Bodanza, “Clonatio ex nihilo” (ottobre-novembre 2014) l’allestimento appare ancor più complicato dall’estrema diversità di tipologia delle opere, ovvero disegni, stampe digitali, sculture e installazioni.

Sul versante della pittura e della grafica, si è tenuta la personale di Walter Bortolossi, “Kant incontra Mark Zuckerberg” (maggio 2014) e organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali nell’ambito della manifestazione culturale “Vicino Lontano 2014”. Nel dicembre 2015 si è inaugurata la mostra di Lorenzo Vale, “Pittura viaggio infinito”. Una delle incisioni in mostra, Primo viaggio in Grecia (2013), viene donata all'Ateneo dall'artista. Infine, nel gennaio 2017, si è allestita una piccola mostra dedicata alle incisioni e ai disegni di Giobatta Foschiatti, scelti dal cospicuo lascito di Iolanda Cernigoi.

 

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