Naufragio

Anno di creazione 1994
Tecnica Tecnica mista su tavola
Dimensioni 252x60 cm
Provenienza Dono dell’autore, 2008
Ubicazione Palazzo Caiselli, Scala centrale
Autore Renato Calligaro (Buja, 1928)

Nell’opera di Renato Calligaro si avverte il senso di incertezza e smarrimento proprio della condizione dello straniero. Da straniero, infatti, ha vissuto in Argentina e in Brasile in quanto europeo di origine, straniero anche in Italia, suo paese natale, essendo americano di cultura. All’inizio degli anni Sessanta le riflessioni filosofiche sull’esistenzialismo portano l’artista a realizzare opere dove le sfaccettature della personalità si riflettono nella frammentarietà dello spazio rappresentato. I pannelli presentano solitamente dimensioni allungate, con misure standardizzate, sui quali l’artista applica tecniche diverse, in particolare pittura e collage, creando una narrazione che si sviluppa in “sequenze”, come quella delle strisce di fumetti. Negli stessi anni, infatti, Calligaro inizia l’attività di fumettista satirico, svolta per ragioni politiche, le cui tavole si liberano dalle regole e convenzioni grafiche del fumetto commerciale per entrare a far parte dell’arte modernista.

Il titolo, Naufragio, è emblematico dello status esistenziale di Calligaro, in un viaggio che da lidi sereni sembra condurre alla catastrofe, simboleggiata dall’incendio, in uno spazio multiforme e contradditorio, assolutamente irreale, dove simboli grafici geometrici cercano, invano, di regolarlo. Altri simboli presenti nel quadro ricorrono spesso nella produzione dell’artista, ovvero gli occhi e i mirini, i quali alludono, forse, alla coscienza dell’io, che conosce il mondo sensibile soprattutto attraverso la vista, o al controllo sociale della nostra epoca supertecnologica.

 Le figure in movimento e le ambientazioni dipinte ricordano vagamente influenze diverse, dall’astrattismo al surrealismo (quest’ultimo movimento ha conosciuto in America Latina un seguito di un certo rilievo) di Dalì, Tangui e Mirò, dalla Pop Art fino alla pittura di Francis Bacon.

Bibliografia: Renato Calligaro 1978/1994, Arti Grafiche Friulane, Tavagnacco (UD) 1994, pp. 148-149.