La resistenza

Anno di creazione 1975
Tecnica Olio e collage su tela
Dimensioni 50x70 cm
Provenienza Acquisto ex Consorzio universitario, 1980
Ubicazione Palazzo Antonini-Cernazai, Sala Atti
Autore Ivanoe Zavagno (Spilimbergo, 1936)

La presente opera di Ivanoe Zavagno intende celebrare il Trentennale della Liberazione dalle forze nazi-fasciste nel 1945. Quasi a centro del quadro campeggia un ritaglio di giornale dell’epoca, che mette bene in evidenza il messaggio pacifista dell’artista: “chiunque fa violenza è contro la Repubblica”. Fiamme e fili spinati si scorgono fra violente evoluzioni di colore: evocano la guerra da appena tre decenni trascorsa, ma che ancora porta ferite profonde nel clima di perpetua minaccia e di divisioni che ha agitato il lungo periodo di Guerra fredda, di cui la cortina di ferro è simbolo. L’attivismo politico dell’artista si percepisce in altre opere stilisticamente affini, come Esplosione e Interno di tipografia (entrambi del 2001), ancora più esplicitamente in Manifestazione in Piazza del Popolo a Roma (2002). Pare, poi, particolarmente simile all'opera in esame l’impostazione delle curve nero-violacee presenti in Lettera S (2000).

Non sembrano esserci ripensamenti di stile lungo il corso della carriera di Zavagno; l’artista sembra aver trovato, quasi una volta per tutte, le proprie soluzioni pittoriche. È una pittura che unisce influenze astratte con il futurismo italiano, passando attraverso il raggismo di Larionov. Le pennellate sono sciolte in movimenti contorti e dinamici,simili a guizzi lampeggianti, forme simultanee che si librano nello spazio. Raramente, però, i soggetti presentano una chiara leggibilità di contenuto.

L’artista, cresciuto in una famiglia di mosaicisti, è attento alla valenza artigianale dell’arte e spesso traduce in mosaico le caratteristiche estetiche prprie dei suoi dipinti.